La dermatite atopica (DA), nota anche come eczema atopico, è un eczema pruriginoso a evoluzione cronico-recidivante, spesso associato ad altre malattie atopiche. La malattia ha una patogenesi complessa: poligenica e multifattoriale immunitaria, microbica e ambientale, con numerosi meccanismi che interagiscono tra di loro.
La dermatite erpetiforme (DE) è una malattia cronica benigna, associata a un’enteropatia glutine-dipendente, la malattia celiaca (MC). Entrambe le malattie (DE, MC) risultano dall’interazione di fattori genetici − stessa associazione con il sistema degli antigeni di istocompatibilità HLA-DQ2 (90%) e DQ8 −, ambientali (glutine) e immunologici con conseguente reazione autoimmune che determina un danno alla mucosa intestinale nei pazienti con MC e le specifiche alterazioni cutanee nella DE.
La dermatite seborroica è una dermatosi infiammatoria molto comune, con una predilezione per le aree ricche di ghiandole sebacee, ad andamento cronico recidivante. Differenti manifestazioni cliniche sono state descritte con il termine di “dermatite seborroica”. Nella forma classica, la malattia è caratterizzata dalla comparsa di chiazze eritematose e desquamanti a limiti mal definiti che presentano ampie variazioni nell’estensione e nella morfologia dipendenti dal distretto cutaneo interessato. Nella fase acuta, la cute può presentarsi arrossata e umida con ridotta desquamazione.
La dermatite allergica da contatto (DAC) è un processo infiammatorio che si sviluppa per un fenomeno di sensibilizzazione di tipo ritardato mediato da cellule, per contatto con agenti chimici esogeni attraverso l’intervento di cofattori patogenetici vari. È inizialmente localizzata nella sede di esposizione alla noxa, si accompagna a prurito variabile, è spesso recidiva. Può essere professionale ed extraprofessionale. Fra le diverse forme di dermatiti da contatto, la dermatite allergica da contatto occupa per frequenza il secondo posto dopo l’irritazione da contatto.
Sono dermatiti la cui eziologia è da ricondursi ad agenti biotici invertebrati appartenenti al phylum degli Artropodi che comprende le classi di: Chilopoda, Diplopoda, Arachnida e Insecta. Tali dermatiti vengono anche definite “entomodermatosi”. Le modalità di aggressione cutanea variano e molteplici sono anche le risposte cliniche. Le lesioni sono provocate dall’apparato buccale degli artropodi (morsi) o da pungiglioni caudali, da componenti dell’emolinfa o da secreti ad azione tossica. I secreti dell’apparato orale e dei pungiglioni caudali sono sostanze tossiche e/o allergizzanti a livello cutaneo o anche ad azione sistemica. Il quadro clinico talora è patognomonico per una determinata specie di artropodo, altre volte può essere vario o aspecifico.