Gruppo eterogeneo di patologie cutanee indotte o aggravate dalle radiazioni ultraviolette (UV) o dalla luce visibile (VIS). La caratteristica comune di queste entità cliniche è la fotosensibilità, cioè la reazione anomala della cute in risposta all’irradiazione solare o artificiale. La distribuzione delle lesioni cliniche, che presentano morfologia variabile, è caratteristica: fronte, naso, eminenze malari, elici, superfici latero-posteriori del collo, regione giugulare, superfici estensorie degli avambracci e dorso delle mani e dei piedi. In caso di elevata fotosensibilità è però possibile l’interessamento di aree cutanee coperte. Le manifestazioni non sono necessariamente limitate alla stagione estiva e possono insorgere per esposizione alla luce diretta, ma anche riflessa o diffusa. Nella gran parte dei casi la sintomatologia è di modesta entità, sebbene, un numero significativo di pazienti ricorra al medico a causa di prurito, dolore o bruciore persistenti.
Alcuni degli effetti terapeutici della luce con o senza l’utilizzo di fotosensibilizzanti derivati dalle piante erano già noti nel Medio Oriente e in India duemila anni fa. Solo però dagli anni ’70 la nuova e crescente disponibilità di fonti di luce artificiali potenti, sicure ed economiche e di fotosensibilizzanti sintetici ha fornito un forte stimolo alla ricerca scientifica nel campo della fotobiologia e fototerapia.
Le genodermatosi pigmentarie comprendono quadri clinico/istologici di iper o ipopigmentazione, la cui base genetica è sostanzialmente ben conosciuta e i cui meccanismi patogenetici molecolari sono in via di definizione.
Il granuloma anulare (GA) è una patologia cutanea benigna, in genere autolimitante, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da papule dermiche granulomatose necrobiotiche, spesso disposte in figurazioni anulari. La frequenza del GA nella popolazione generale adulta non è nota, colpisce le donne due volte più frequentemente dei maschi. L’età all’esordio varia a seconda della forma clinica.
Il granuloma facciale (GF) è una malattia cronica a eziologia sconosciuta ed evoluzione benigna, caratterizzata da lesioni nodulari singole o multiple, localizzate selettivamente al viso. Il quadro clinico può suggerire la diagnosi, ma la biopsia è cruciale, in quanto l’istologia del GF è caratteristica. Alcuni Autori non concordano sul termine “granuloma facciale”, in quanto gli istiociti non rappresentano la principale componente cellulare dell’infiltrato e le lesioni possono localizzarsi anche in sedi extrafacciali.